TRAMA "Caracas (2024)"
Giordano Fonte è uno scrittore napoletano che si aggira in una Napoli che inghiotte e terrorizza ma allo stesso tempo affascina, una città che non riconosce più dopo esservi tornato dopo molti anni. Ma non è solo. Con lui c'è Caracas, un uomo che milita nell'estrema destra e che sta per convertirsi all'Islam, alla ricerca di una verità sull'esistenza che non sa trovare. Giordano canta l'amore impossibile tra Caracas e Yasmina attraversando una città dove tutti sperano di non perdersi, di salvarsi. Tutti, anche Caracas e Giordano, sognano di poter aprire gli occhi dopo un incubo e scorgere, dopo il buio della notte, una giornata piena di luce.
Tratto dal romanzo "Napoli Ferrovia" di Ermanno Rea, Caracas è il secondo film da regista di Marco D'Amore, il primo però dove si separa dal cordone ombelicale di Gomorra e dal personaggio di Ciro l'Immortale. D'Amore è anche interprete e sceneggiatore del film, insieme a Francesco Ghiaccio, e ritrova, oltre al contesto napoletano, pure Toni Servillo. Al suo fianco aveva già recitato nel film che ha dato la prima vera spinta alla sua carriera: Una vita tranquilla di Claudio Cupellini.